In Hotel Ci Sono Nato: Una Riflessione Sulle Nuove Dinamiche Generazionali e il Settore Alberghiero

Nel mio caso la frase “In hotel ci sono nato”, risulta abbastanza veritiera…
In questa foto i miei nonni, albergatori anche loro, sulla terrazza del nostro vecchio hotel, l’Albergo Cesàri e, dato che sono nato nel marzo ’83, questa foto sarà al massimo di un paio di mesi scarsi.

Ora, a prescindere dai ricordi, lo spunto che mi è venuto guardandola è un altro: mia Nonna aveva all’epoca 60 anni, mio Nonno 74. A vederli, erano indiscutibilmente anziani ed anche parecchio!

Ora, prendete un qualsiasi 60enne di adesso, avrete una persona che dimostra almeno 10/15 anni in meno della signora in foto, d’altronde che l’aspettativa di vita negli ultimi decenni sia aumentata è un dato oggettivo, ma l’aspetto sul quale mi concentro è un altro, la dilatazione delle fasce di età.

Fino agli anni 80/90 a 25 anni si era adulti, i figli fioccavano e le responsabilità pure, come anche gli investimenti etc. A 40 anni si era nella maturità piena e verso i 55 iniziava la terza età. Tanto che ancora spesso per indicare il segmento aging si usa la dicitura “Over Sixties”.

La realtà ormai è differente dato che l’orologio biologico si è spostato in avanti di almeno 10 anni. I 25 anni di oggi hanno caratteristiche più simili alla fascia dei teenagers, anche perché è a 30 anni che in media si entra nella fascia dell’età adulta, a 35/40 inizia quella delle responsabilità vere e proprie (i figli si fanno sempre più in quest’epoca di vita) e fino a 65/70 anni si è pienamente attivi sia a livello di vita che dal lato professionale (non voglio entrare in discorsi relativi all’età pensionabile). L’anzianità ormai subentra tra i 75 e gli 80 anni e anzi, anche qui ormai si sta andando ben oltre.

Lo spunto è, abbiamo realmente compreso la dirompenza di questo cambiamento? Sappiamo rapportarci a segmenti di mercato che a livello anagrafico mostrano caratteristiche ben diverse rispetto al passato?

Vanno completamente ripensate le categorie generazionali, ed i relativi comportamenti di consumo. La segmentazione storica di marketing va rivisitata. Questo presuppone anche un ripensamento nel rapportarsi con i clienti, la capacità di offrire un prodotto più adeguato e con una varietà di offerta diversa, in cui ogni fascia possa trovare quel che richiede.

Spesso mi è capitato di vedere nei 50enni attuali un comportamento giovanile (non me ne vogliano gli amici della Generazione X, tanto vi stiamo per raggiungere anche noi Millenials) ma è interessante come si può ripensare il prodotto hotel per una categoria di clienti ben differente dai pari età degli anni ‘80.

Nel breve futuro il nostro mondo sarà il primo nella storia che vedrà in contemporanea la presenza di persone appartenenti a generazioni molto diverse l’una dall’altra: Boomers, Gen X, Millenials, Gen Y e Gen Alpha, probabile anche che nei prossimi decenni queste fasce aumenteranno, tra le tante sfide del nostro settore abbiamo anche questa da affrontare per offrire un prodotto sempre adeguato alle richieste del pubblico.